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L'OSSERVATORE E GLI ASSISTENTI UFFICIALI :::
Mentre nei Campionati Nazionali il
ruolo degli assistenti subiva una progressiva, rapida evoluzione,
assumendo sempre maggiore rilevanza, nei Campionati regionali e
minori, pur essendo aumentato il ricorso alle prestazioni della
terna arbitrale, per molte stagioni non è progredita di pari passo
un’adeguata preparazione specifica dei colleghi impiegati in questo
ruolo.
Anche l’attenzione che
l’OA riservava agli assistenti è stata, sino a poco tempo fa,
relativa. Questa carenza è in parte giustificata perché la
formazione e l’aggiornamento degli OA ha teso essenzialmente (se non
esclusivamente) alla valutazione della prestazione dell’Arbitro.
È pur vero che alla collaborazione Arbitro/Assistenti è dedicato,
nella relazione dell’OA a disposizione dell’OTR, un quesito del
sottocapitolo “Prestazione dell’Arbitro” ed uno spazio denominato
“Valutazione degli Assistenti”; ma resta la convinzione che a questi
aspetti non sia ancora data l’importanza che merita, tenuto conto,
poi, del rilievo assunto dai Campionati di Promozione e di
Eccellenza.
Si rende, perciò, opportuno che gli OA operanti negli OTR osservino
con rinnovato interesse la prestazione dei colleghi assistenti.
Già una diversa attenzione, unitamente a qualche appropriato rilievo
in sede di colloquio a fine gara e una più analitica valutazione
nella relazione, potranno provocare uno spontaneo processo di
miglioramento del ruolo, col risultato di avere assistenti:
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più attenti;
-
più competenti;
-
più “tecnici”.
Sottolineato - se ancora ce ne fosse bisogno - che responsabile
unico della gestione della gara è l’arbitro, l’attenzione
all’assistente va rivolta soprattutto:
-
sulla
concentrazione e sull’impegno profusi;
-
sulla
propensione (o meno) al contatto visivo e alla sintonia con
l’arbitro, senza tuttavia tralasciare di osservare l’aspetto
fisico - estetico e il grado di rispondenza atletica.
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Nel colloquio
collettivo di fine gara, l’OA riserverà un adeguato lasso di
tempo per commentare la prestazione dei due colleghi in
relazione alle particolarità appena enunciate, non mancando,
qualora necessiti, di fare appunti più specifici, proponendo i
suggerimenti opportuni per eliminare i difetti
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