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::: SPOSTAMENTO :::
Illustrare
i motivi per cui l'arbitro durante la gara debba spostarsi ed
assumere idonee posizioni, sarebbe sicuramente un esercizio
superfluo: infatti, a parte che qualora egli dovesse seguire il
gioco stando fermo darebbe un impressione di staticità che
nuocerebbe non poco alla propria immagine, la credibilità delle
decisioni da lui assunte è ormai assodato che cresce in base alla
minore distanza dall'azione di gioco, anche perché è indiscutibile
che essere vicino all'azione lo colloca, per diversi motivi, in una
condizione sicuramente più favorevole per valutare correttamente.
Il direttore di gara deve,
anzitutto, tenere presente di adeguare il suo spostamento sul
terreno di giuoco in relazione alle condizioni del tempo e di luce
ed a quelle del terreno stesso, in modo da avere sempre il miglior
controllo di tutte le situazioni che possono crearsi allo scopo di
assicurare il regolare svolgimento dell'incontro. A tal fine, è
necessario che si sposti sempre con rapidità, evitando quanto più
possibile la fascia centrale del terreno di giuoco ed il cerchio di
centrocampo in particolare, per non arrecare intralcio al giuoco;
che entri, all'occorrenza, senza remore (ma neppure con leggerezza)
all'interno delle aree di rigore; che segua le azioni di fianco
stando possibilmente in linea con il pallone oppure leggermente in
avanti, precedendone lo
sviluppo. Necessario, insomma, che dimostri di essere sempre nel
vivo del gioco, di essere in grado di controllare l'azione che si
svolge e decidere di conseguenza. CONSIGLI PRATICI
1. Con il pallone in giuoco, non stazionare nella
zona di transito veloce 3, ma
attraversarla
sempre rapidamente;
2. A giuoco in svolgimento, non passare mai (né,
tanto meno, sostare) nelle aree indicate con 3A o 3B, in
particolare quando il pallone è in possesso della squadra che
attacca la porta più vicina a quell'area;
3. Privilegiare uno spostamento tra i settori 2 e 4
oppure all'interno di essi, lasciandosi, ove possibile, il pallone a
destra;
4. Evitare di spostarsi costantemente all'interno
delle fasce indicate con 1 e 5;
5. Non muoversi mai parallelamente allo sviluppo
dell'azione.
Ferma
restando all'intelligenza dell'arbitro l'assoluta libertà di
spostarsi a proprio piacimento, egli dovrà evitare di muoversi in
maniera improduttiva, come ad esempio avverrebbe seguendo il giuoco
frontalmente (con totale assenza di prospettiva). Al contrario
potrebbe risultare più efficace uno spostamento diagonale che
consenta una visuale molto più ampia e più "traguardata" (vedi anche
quanto già accennato nei consigli pratici). Per fare ciò è
necessario effettuare la maggior parte degli spostamenti di corsa,
allungando la falcata quando il percorso da compiere è lungo e
scattando invece velocemente quando l'intervento dell'arbitro è
richiesto a breve distanza. |
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