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::: ARBITRO E
ASSISTENTI :::
GLI ASSISTENTI DI
PARTE:
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Per tutta la durata della gara devono esserci due assistenti
dell'arbitro.
Gli stessi devono essere messi a disposizione dalle società,
scegliendoli tra i propri tesserati ed indicandone i nominativi
nell'elenco dei partecipanti alla gara. In caso di allontanamento di
un assistente, questi dovrà essere sostituito da un altro tesserato
anche tra quelli non iscritti precedentemente negli
elenchi dei partecipanti (in tale evenienza sarà necessario
identificare il nuovo assistente tramite idoneo documento, che
l'arbitro dovrà trattenere sino a fine gara quando sarà compito del
dirigente accompagnatore ufficiale trascrivere il suo nominativo in
distinta).
Si ricorda che un calciatore che ha iniziato la gara fungendo da
assistente non può successivamente abbandonare tale funzione per
partecipare al giuoco (è invece consentito il contrario).
Bene che l'arbitro presti parecchia attenzione al comportamento degli
assistenti di parte, visto che, essendo considerata la loro funzione
come una vera e propria partecipazione alla gara, l'assenza sia pur
temporanea o comunque un loro irregolare utilizzo è motivo
sufficiente per invalidare una gara.
GLI ASSISTENTI
UFFICIALI
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Fermo restando che l'arbitro è giudice unico di tutte le questioni
di fatto che si verificano nel corso della gara, non potendo
discostarsi in nessun caso dal principio che soltanto a lui è
devoluto il potere discrezionale di decidere sui fatti siano essi di
carattere tecnico o disciplinare verificatisi nel corso di una gara,
di fondamentale importanza per una prestazione arbitrale ottimale è
l'operato degli assistenti ufficiali nelle gare in cui è previsto il
loro impiego.
Come è noto compito degli assistenti è quello di coadiuvare
l'arbitro nei limiti e nei modi che questi avrà preventivamente
stabilito nel rispetto più assoluto di quanto sancito dal
Regolamento (che peraltro recentemente ha ampliato le loro
competenze), tenendo sempre presente che soltanto il raggiungimento
di un'intesa reciproca che possa in ogni circostanza risolvere le
situazioni inerenti i fatti di gioco, renderà efficace una
collaborazione altrimenti improduttiva se non anche dannosa per la
direzione di gara.
L'arbitro, in linea generale, non è tenuto ad assumere decisioni in
conseguenza delle segnalazioni degli assistenti quando egli stesso
ha potuto controllare in ogni particolare il fatto che ha
determinato la segnalazione.
Viceversa, qualora il direttore di gara interpella un assistente per
chiedere ragguagli su di un episodio sfuggito in tutto o in parte al
suo controllo deve accettarne il parere ed agire in conformità.
Si ricorda che non è consentito all'arbitro di sostituire gli
assistenti di parte con colleghi arbitri non designati ufficialmente
dall'Organo Tecnico competente.
Determinandosi l'assenza di uno (o entrambi) degli assistenti
ufficiali dell'arbitro designati, il direttore di gara cercherà di
reperire un collega che lo possa sostituire (si rammenta, tra
l'altro, che non è previsto alcun tempo di attesa); qualora non vi
riesca dovrà:
-
dispensare dalla funzione
l'assistente presente (se uno dei due è giunto) chiedendogli
peraltro di non allontanarsi dal campo di giuoco;
-
fruire di assistenti di parte
richiedendo a ciascuna società di designare all'uopo un loro
tesserato.
Se, tuttavia, nel corso dell'incontro, sopraggiungesse l'assistente
dell'arbitro designato, il direttore di gara dovrà provvedere a
sostituire gli assistenti di parte con quelli ufficiali (si precisa
che tale sostituzione può avvenire soltanto con l'assistente
designato in origine e non con un qualsiasi collega in altro modo
reperito).
Qualora nel corso di una partita un assistente dell'arbitro non
potesse continuare ad espletare il proprio compito a causa di
malessere o infortunio, l'arbitro dovrà provvedere alla sua
sostituzione in analogia a quanto prescritto in caso di assenza.
La sostituzione di un assistente ufficiale dell'arbitro nel corso
della gara è definitiva.
La realizzazione di un'efficace intesa e quindi di un'efficiente
collaborazione dipende in gran parte dalla chiarezza degli accordi
preventivamente presi tra i componenti della terna arbitrale e dalle
istruzioni impartite dall'arbitro.
Si consiglia pertanto al direttore di gara di precisare ai suoi
collaboratori, prima della gara:
- i compiti da assolvere e le
posizioni da assumere nelle riprese di giuoco;
- il modo con il quale
dimostrerà di avere percepito le segnalazioni quando, a suo
giudizio, riterrà di non interrompere il giuoco;
- l'adozione di particolari, ma
chiari, segni di intesa in presenza di situazioni in cui il
parere degli assistenti possa aiutarlo ad assumere le giuste
decisioni (ad esempio conferma o meno di una rete, fallo
commesso immediatamente dentro o fuori un'area di rigore,
irregolarità di azioni che avvengono nelle immediate vicinanze
degli assistenti o nelle panchine).
L'arbitro deve tenere presente che è comunque vietato a tutti i
calciatori di rivolgersi agli assistenti. Deve, inoltre, evitare in
modo assoluto di interpellare gli assistenti quando i fatti tecnici
e disciplinari sono stati da lui perfettamente controllati:
facendolo, darebbe la chiara dimostrazione di voler addossare ai
collaboratori la responsabilità delle decisioni adottate.
In ogni caso l'arbitro dovrà evitare di interpellare i collaboratori
alla presenza di calciatori, tecnici o dirigenti.
Deve, altresì, evitare di lasciare intendere, quando calciatori e/o
pubblico dissentano in maniera vibrata da una sua decisione, che
questa è da attribuire esclusivamente ad una segnalazione ricevuta.
L'arbitro è tenuto a raccogliere le eventuali "dichiarazioni" che
gli assistenti intendessero fare per fatti sfuggiti al suo
controllo, allegandole poi al rapporto.
Tutte queste formalità dovranno essere adempiute evitando
assolutamente la presenza di dirigenti, calciatori e di ogni altra
persona estranea alla gara.
Presentandosene la necessità, l'arbitro è tenuto a tutelare
l'operato ed il prestigio dei suoi collaboratori.
I DOVERI DEGLI
ASSISTENTI UFFICIALI:
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-
Prima della gara:
-
presentarsi al campo di giuoco
almeno 45 minuti prima dell'ora fissata per l'inizio della
gara;
-
chiedere all'arbitro le sue
istruzioni ai fini della collaborazione da prestargli,
ascoltandole attentamente;
-
verificare la regolarità delle
porte e delle reti, nonché quella delle bandierine d'angolo
e della segnatura del terreno di giuoco;
-
sincronizzare il proprio
orologio con quello dell'arbitro.
-
Durante la gara:
-
Di norma, l'assistente deve
trovarsi in linea con il penultimo difendente nella metà del
terreno di giuoco a lui assegnata controllando quest'ultima
attentamente;
-
seguire attentamente lo
svolgimento del gioco per poter essere in grado, se
interpellato dall'arbitro, di esprimere un preciso parere su
qualsiasi fatto avvenuto;
-
segnalare tempestivamente
quando il pallone oltrepassa interamente la linea laterale o
quella di porta, indicando quale squadra deve effettuare la
rimessa ovvero se deve essere accordato un calcio d'angolo o
di rinvio;
-
segnalare tempestivamente
quando un calciatore deve essere punito perché si trova in
posizione di fuori giuoco;
-
segnalare immediatamente,
ubicandosi nella posizione migliore per essere notato
dall'arbitro, i fatti di violenza consumata tra calciatori
avversari sfuggiti al controllo del direttore di gara;
-
segnalare le condotte violente
o ingiuriose da essi subite e commesse da calciatori anche
se di riserva;
-
richiamare l'attenzione
dell'arbitro, a giuoco fermo, quando vengono richieste
sostituzioni;
-
richiamare l'attenzione sui
giocatori che entrano o che rientrano sul terreno di gioco
senza avvertire l'arbitro ne essere da questi visti;
-
a richiesta dell'arbitro:
assistere alla dichiarazione di riserve effettuate durante
la gara dai capitani delle squadre sulle misure e regolarità
del terreno di giuoco o alla eventuale dichiarazione verbale
di rinuncia a continuare la gara da parte di un capitano
delle squadre.
Poiché la loro funzione deve essere di
ausilio, e non di interferenza o opposizione a quella dell'arbitro,
gli assistenti devono assicurarsi, prima di fare qualsiasi
segnalazione, che lo stesso sia anzitutto in posizione idonea per
percepirla e, a sua discrezione, convalidarla o meno e devono
astenersi poi tassativamente dall'effettuare qualunque segnalazione
quando risulti chiaro che l'arbitro, per la sua posizione, ha potuto
direttamente controllare e giudicare lo stesso fatto di gioco.
Essenziale è quindi un costante contatto visivo.
-
Dopo la gara: Nell'uscire dal terreno di giuoco mentre un
assistente precederà le squadre verso gli spogliatoi, l'altro le
seguirà dopo l'arbitro.
Al termine della gara gli assistenti devono redigere apposito
rapporto in ordine a fatti a cui essi abbiano direttamente
assistito da consegnare all'arbitro
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